Fuoco e luce che attraversano i secoli. Il rito propiziatorio della Faglia di Oratino CB | Tradizioni in Molise

EVENTO E TURISMO NATALIZIO NEL MOLISE

Storia, Cultura, Fede, Folclore, Tradizioni, Usi e Costumi nel Molise da vivere

24 dicembre 2018 – Oratino (Campobasso) MOLISE * ITALIA

In uno dei borghi più belli del Molise si svolge ogni anno un rito davvero originale e molto remoto. 

La sera della vigilia di Natale, una luce che attraversa i secoli si accende per un rito “sacro” e propiziatorio del fuoco nel solstizio d’inverno: La Faglia appunto!

E’ La Faglia, una delle tradizioni più importanti di Oratino, grazioso paesello nel cuore del Molise alle porte di Campobasso. Ricorre il 24 dicembre e riempie chi la vive di quell’atmosfera magica e potente che solo il fuoco sa suscitare!

Ma che cos’è La Faglia? Si tratta di un’enorme torcia naturale, che raggiunge un’altezza di 12/13 metri e un diametro di 2, composta da semplici canne. Sono gli stessi abitanti di Oratino che le raccolgono nei giorni che precedono la vigilia di Natale. Le canne, una volta ripulite e battute, vengono legate e tenute insieme da cerchi di legno di olmo.

Come si svolge il rito de La Faglia? Il rito ha le sue precise fasi e caratteristiche di svolgimento: la notte di Natale la torcia, trasportata per il centro del paese, viene accesa sul sagrato della Chiesa alla presenza degli abitanti e dei numerosi visitatori/turisti che giungono per ammirarla. Durante il trasporto il ruolo fondamentale appartiene a quello del “capofagliaro” o “capofaglia”, cui peraltro, spetta il compito per tradizione di “deridere” tutti coloro che sono stati “derubati” delle canne (i giovani impegnati nel furto di canne devono dare prova di destrezza e di abilità; è stato osservato che tali “furti ” equivalgono ad una vera e propria iniziazione guerriera che darà poi a tutta una classe di adolescenti il diritto di considerarsi maschi e di “guardare le donne”).

Il rito, esclusivamente maschile, rimanda ai riti del fuoco e del solstizio d’inverno, che, come quelli del solstizio d’estate, sono collegati alla fecondità e al matrimonio, nonché alla morte. L’astro solare, nascendo dalla notte più lunga dell’anno, secondo le antiche religioni avrebbe dovuto acquistare sempre nuova forza per contrastare il contemporaneo ed apparente morire della natura.

Occorrono almeno 50 volontari che dovranno sopportare un peso enorme per tutto il percorso. Durante il tragitto che attraversa il centro storico del borgo antico e che porta alla Chiesa Madre, il “capofaglia”, oltre a scandire il tempo e la marcia dei portatori, grida: “Evviva le canne di …”, inneggiando alla “generosità” di coloro che hanno fornito la materia prima per la realizzazione della Faglia, una vera forma di ringraziamento alle persone ed ai paesi che, anche se indirettamente, hanno fornito le canne.

La tradizione rimanda al tempo in cui non c’era la luce elettrica e quindi la torcia serviva da riferimento per tutti coloro che volevano recarsi in Chiesa per celebrare il Natale, ma questo originale rituale che attraversa i secoli, recuperato dalla cristianità, affonda le sue origini nel lontanissimo mondo pagano, quando gli uomini erano spaventati dal buio perchè le giornate diventavano sempre più corte e accendevano i fuochi per squarciare le tenebre e far trionfare la luce.

Il significato dell’accensione del fuoco secondo una simbologia remotissima era duplice: da un lato si cercava di riprodurre, di mimare, la potenza del sole, dall’altro era presente una valenza di purificazione. Il fuoco, testimone di immortalità, avrebbe così allontanato dall’animo umano le tensioni peccaminose eliminando inoltre con un atto “magico” il male “fisico” della comunità.

La Faglia, è una preziosa risorsa per il pastore e il contadino molisano. Rudimentale faro, guida nella notte, questo artistico torcione anticamente rischiarava il cammino ed indicava, nelle notti di bufera, la dimora, il rifugio contro le rigide temperature del territorio.

Una volta giunti sul sagrato della Chiesa Madre di Oratino la Faglia viene innalzata con l’aiuto di un argano e di una corda d’acciaio. Ed è così che dal campanile la barra, con alla punta uno straccio imbevuto di combustibile, si avvicina alla sommità della Faglia, depositando la fiamma con cura in modo da dare inizio al rito del Natale.

Il rito della “Faglia di Oratino”, le cui motivazioni abbiamo capito sono remotissime, è un avvenimento corale e aggregante, interamente gestito dalla popolazione locale. Questa enorme fiaccola (“Fax”), dà fuoco al cuore e ai sentimenti degli abitanti che uniti da un acceso entusiasmo per i preparativi mantengono sempre viva e vivace questa antichissima tradizione. Una luce che attraversa da secoli il rito propiziatorio del fuoco nel solstizio d’inverno e che riscalda e incoraggia gli animi. E’ il folclore nostrano che dà enorme valore al Patrimonio immateriale e culturale di cui questa piccola regione è davvero ricchissima. Siete tutti benvenuti a vivere le tradizioni del Molise e ad emozionarvi per le vie del borgo!

Informazioni – Dove: centro storico di Oratino (Campobasso) MOLISE * Orario: partenza ore 15:00. L’accensione avviene al termine del percorso, alla sera. Evento gratuito e aperto al pubblico


A cura di Mariella Vasco fondatrice Moliseinvita e Ferdinando Onorato Presidente Associazione culturale “LA FAGLIA” iscritta nel Registro regionale delle Associazioni culturali

Fonti: turismo.provincia.campobasso.it – regione.molise.it – magazine.dooid.it * Fonte immagini: Foto Dante Gentile Lorusso e Internet

> > QUESTO ARTICOLO E’ PRESENTE  NELLA SEZIONE EVENTI NEL MOLISE E DINTORNI – VEDI GLI ALTRI EVENTI NEL MOLISE

>> VISITA QUI LA GALLERIA DELLE VETRINE & TERRITORIO- ATTIVITA’ SCELTE DA MOLISEINVITA




 

Condividi questo articolo