Nell’antico borgo abruzzese di Rivisondoli si svolge il presepe vivente più storico d’Italia

Il Presepe come messaggio di pace e di fratellanza che può unire tutti noi al di sopra di ogni fede e tempo.

Il Presepe come “segno di luce e di speranza” per tutti gli essere umani e le creature che su questa terra vivono collegate l’una all’altra anche se apparentemente distanti.

Questo il clima accogliente con cui si svolge la rassegna del presepe vivente di Rivisondoli, un caratteristico borgo medievale in provincia dell’Aquila, a quota oltre 1300 mt, nel cuore del Parco Nazionale della Majella e degli Altipiani Maggiori d’Abruzzo.

Il famoso centro montano di Rivisondoli, paese di alta vocazione turistica, è conosciuto anche per le sue attrattive turistico-sportive invernali e, insieme alla vicinissima Roccaraso, forma uno dei più noti, attrezzati e frequentati comprensori sciistici dell’intero Appennino italiano.

Giunto alla sua 66^ edizione, il presepe vivente di Rivisondoli, coinvolge centinaia di figuranti vestiti a tema e di organizzatori puntuali ed appassionati, mantenendo ogni anno il meritato titolo di presepe vivente più antico d’Italia. Così come meritata è l’attenzione che migliaia di turisti e visitatori, provenienti non solo dalle regioni vicine come il Molise, la Puglia, la Campania, il Lazio, l’Umbria, le Marche ma anche da ogni parte d’Italia, dedicano puntualmente alla sua manifestazione.

Spettatori attratti dalla suggestione e dall’atmosfera quasi surreale che si viene a creare intorno alle scene tipiche del presepe proprio come era una volta e che resistono al freddo a volte “siberiano” di questo bellissimo paese ( si possono raggiungere anche -10°) pur di vivere l’emozione di fiaccole accese, candidi angeli, pastori ambulanti e botteghe di artigiani all’opera come duemila e oltre anni fa.

Il tutto in una scenografia perfetta che si dipana nel paese con ambienti, costumi e accessori completamente a tema per una Betlemme antica “al freddo e al gelo”.

“Il Comune di Rivisondoli, orgoglioso di questa lunga e rinomata tradizione, punta molto sul presepe vivente, non solo come evento culturale ed artistico ma anche come incentivo al turismo in questo territorio – dice il sindaco Roberto Ciampaglia – L’occasione del presepe vivente è anche importante per accrescere gemellaggi con altri paesi e città dove esistono le più importanti tradizioni legate alla rievocazione della Natività”.

Il parroco di Rivisondoli, Don Daniel Cardenas, sottolinea l’importanza del presepe vivente partendo dal fatto che come tradizione nata in anni difficili (nasce infatti nel 1951) seguìti alla seconda guerra mondiale e all’occupazione tedesca in Abruzzo sia “fin dalle origini un evento di rinascita e di speranza, festa della vita nascente, il più bel dono che Dio fa agli uomini e che tutti noi dobbiamo custodire e difendere, ogni giorno, non solo tenendo alla nostra vita e alla vita dei nostri cari ma rispettando e tutelando la vita di tutti gli uomini e di tutte le donne, nostri fratelli e sorelle, perchè tutti figli di un solo padre che è Dio”.

Importante è infatti  il legame di aggregazione e di amicizia sociale che si crea tra la comunità di Rivisondoli e le località partecipanti all’evento.

Il tutto preceduto da un senso di accoglienza turistico-territoriale che oltrepassa la comunità ospitante fino ad estendersi in un sistema integrato in cui  ogni valore dà significato all’altro: tradizione, storia, cultura, arte, artigianato, consapevolezza e spiritualità sono gli attrattori di un territorio e della popolazione che lo abita per un turismo sempre più di “umanità” e d ‘ispirazione.

Un volano efficiente che può dare un impulso benefico al settore turistico e di conseguenza economico del nostro Bel Paese in tutte le sue molteplici sfaccettature.

Ecco il significato profondo di questo evento che consigliamo di seguire come esempio di messaggio di pace e di coscienza della Natività. In fondo il tempo trascorso in ben 2017 anni non ha cancellato storie e vicende che ancora oggi, anche se in modalità diverse, si attualizzano e si ripetono a ciclo.

Il sindaco del comune di Rivisondoli ringrazia la Geppy eventi, organizzatrice del presepe vivente e tutti coloro che in prima persona o dietro le quinte partecipano alla realizzazione di questa bellissima rappresentazione artistico-culturale.

Dunque tutto pronto per la 66^ edizione del Presepe vivente di Rivisondoli: la più antica e rinomata rappresentazione della Natività, in Italia… Presepe vivente che ha ispirato altre rappresentazioni del genere in molte località d’Italia.

Eventi che testimoniano momenti di spiritualità e fede, riti e tradizioni popolari che si tramandano nel tempo anche alle nuove generazioni e che valorizzano l’identità stessa del territorio nella più bella espressione di comunità e comunanza!

Questo è l’Abruzzo che grazie alle tante manifestazioni culturali che lo caratterizzano è capace di conservare eccellenze e valori dei beni immateriali sul territorio! 

IL PRESEPE VIVENTE SI SVOLGE GIOVEDI’ 5 GENNAIO, VIGILIA DELL’EPIFANIA, DALLE ORE 18,00 IN POI NELLA PIANA DI PIE’ LUCENTE (INGRESSO DEL PAESE).

L’attesissimo evento si svolgerà in qualsiasi condizione climatica ed atmosferica, come avviene da sempre. Coni di fuoco e di luce riscalderanno il pubblico di visitatori che, come ogni anno, sarà accolto nella collinetta adiacente la Piana dove sarà rappresentata la Natività. Nei pressi dello stesso luogo della rappresentazione è disponibile un’ampia area parcheggio.

QUI I PERSONAGGI PRINCIPALI DEL PRESEPE VIVENTE DI RIVISONDOLI:

Sarà Roberta Sideri, sedicenne di Lanciano, ad impersonare quest’anno la Madonna.Il Bambino Gesù sarà invece Franco Bucci nato a Roccaraso. Quest’anno la crisi demografica (che colpisce soprattutto i paesi delle aree interne d’Abruzzo) ha impedito che il Bambino Gesù fosse un neonato di Rivisondoli, interrompendo una lunga tradizione. San Giuseppe sarà impersonato da Manuel Celio, diciannovenne di Rivisondoli, nipote del pastore più anziano del presepe vivente, Berardino, ottantenne, tra i personaggi del presepe vivente già da cinquantuno anni. La Madonna dell’Annunciazione sarà Beatrice Sette, 15 anni, di Pietransieri, frazione di Roccaraso. In tutto saranno 400 i figuranti impegnati nella rappresentazione.

DEVI SAPERE CHE…

Secondo la tradizione, visto che l’ultimo nato del paese interpreta il bambinello Gesù, in alcuni anni, come nel corso di questo attuale del 2107, a causa del notevole calo di nascite si è dovuto ricorrere al gemellaggio con alcuni altri paesi come nel 1993 quando, in seguito al gemellaggio con Betlemme il bimbo giunse direttamente dalla Terra Santa.

A cura di Maria Vasco by Moliseinvita.it

Fonte dati e immagini: Internet

L’Associazione Culturale Termoli Terzo Millennio (il cui Presidente è Giuseppe Bucci) prenderà parte al Presepe vivente di Rivisondoli in rappresentanza della città di Termoli – MOLISE

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