Antichi mestieri…’u mbrellare…l’ombrellaio. Il nostro viaggio in Molise continua…

 Piccole storie tra antichi mestieri e profondi saperi del Molise di una volta e del Molise del web e del presente.

‘U mbrellare ovvero l’ombrellaio, una volta in Molise era l’artigiano ambulante che riparava gli ombrelli rotti.

Con il suo piccolo mezzo oppure a piedi, ma sempre con la sua umile cassetta di attrezzi, girava per le vie del paese annunciando il suo arrivo e gridando: ‘mbrellaroooo…acconciambrelle…!  La gente si destava e quanta curiosità da parte dei bambini!

Si fermava e discretamente  attendeva che qualcuno dalle finestre lo chiamasse. Credo che fosse consapevole che già allora il consumismo non giocava a suo favore, ma di certo poteva contare sulla sua competenza!

Museo dell'Ombrello e del Parasole
Lusciat, Ombrellaio-Museo dell’Ombrello e del Parasole

 Artigiano e artista conduceva una vita grama… solo il tempo era  generoso con lui quando le forti raffiche di vento rompevano qualche stecca dell’ombrello. La padrona di casa, che puntualmente l’aspettava per il riparo, a volte gli offriva anche una sedia impagliata così da potersi mettere subito al lavoro. L’età era indefinibile, poteva essere giovane o vecchio ma ciò non avrebbe cambiato l’ espressione del suo volto, sempre intenta a compiere il proprio lavoro.

Vita nomade e di sacrifici come per tanti altri antichi mestieri del Molise.

Oggi,  quasi estinto, in un’epoca affamata di consumismi usa ed ‘elimina’ dove anche il dialogo “dal vivo” è pressochè gettato via, sarebbe  un mestiere “inutile” o addirittura ridicolo…  Credo invece che, molto più di un umile mestiere, andrebbe aggiunto ai valori del recupero e dei sentimenti puri.

L’ombrellaio di Vittorio Tessari – Acquerello fine del XIX sec.

 ‘Mbrellaroooo…Acconciambrelle… era anche arrotino. Lo immagino tra le strade dei paeselli molisani, e perchè no…delle città d’Italia, con gli attrezzi artigiani più o meno simili a quelli di ieri, semplici ed efficaci. Riparare un ombrello è sì una faccenda da nulla,  ma bisogna ‘averci la mano’, come tutte le cose di questo mondo e gli artigiani lo sanno bene. La mano, dopo tanti anni che fa questo mestiere, l’Mbrellaroooo…Acconciambrelle se l’è fatta. Eccome!

Molti anni fa in Molise anche i barbieri facevano questo lavoro e con molta maestria. Il personaggio più caratteristico era comunque l’ambulante che portava la sua opera a casa del cliente, riparando ombrelli di annata, e  suggeriva di acquistarne uno nuovo solo quando si accorgeva che l’ombrello era giunto al limite dell’usura.

 Me lo ricordo ‘umbrellare nel mio paese quando passava per i vicoli e chiedeva se avevamo un ombrello da far riparare. Che tempi! Eppure, permettetemi un pizzico di nostalgia…. quanto mi piacerebbe che tornassero! Questi antichi mestieri molisani rappresentano un pezzo della società di allora e uno slancio verso i valori virtuosi del presente.

Il popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente. Lo diceva Indro Montanelli ed aveva ragione! In fondo il presente non contiene altro che il passato; così, ciò che si scopre nell’effetto si trova già nella causa.

La bellezza e l’umanità di questi artigiani molisani era magnifica; umili persone che si accontetavano di poco e trasmettevano un fascino di umanità, tenerezza e tanto calore umano. Era un legame magnifico che si stabiliva tra ‘u mbrellare e il resto del paese. Era un dialogo di arte e bellezza umana. Erano storie di uomini e di famiglie e la loro esperienza trasmetteva rispetto e ammirazione. Questa figura era un pezzo di civiltà e di storia del Molise. Patrimonio immateriale che rimarrà per sempre scolpito nella mente di noi, di una certa età, che l’abbiamo vissuto e che vorremmo rafforzi l’animo di chi, in tenera età, non li ha mai visti.

scritto da Pasqualino Barbieri
dr. in Scienze Turistiche e divulgatore culturale

L’AFORISMA

“Piove sul giusto e piove anche sull’ingiusto; ma sul giusto di più, perché l’ingiusto gli ruba l’ombrello.”  Lord Bowen, in Walter Sichel, Sands of Time, 1923.

CURIOSITA’

I primi ombrelli risalgono al lontano XII sec a.C. dagli antichi paesi dell’Oriente ( Cina, India, Egitto…).  Simbolicamente venivano collegati alla nobiltà e alla divinità. Resta in Italia l’unico museo al mondo dedicato al tema e alla storia dell’Ombrello e del Parasole. Precisamente si trova a Gignese della provincia Verbano Cusio Ossola, in Piemonte, nei pressi del Lago Maggiore.

fonte immagini: internet

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