Per tutti coloro che amano la natura e percorrere sentieri naturali a piedi, per chi ama camminare tra vicoli di borghi antichi e perdersi nella bellezza di paesaggi incontaminati, piuttosto che osservarli dal finestrino dell’auto o su strade asfaltate, il Molise è senz’altro una meta ideale!
E se è vero che camminare fa bene, anzi benissimo e non solo al corpo, ma anche allo spirito e alla mente poiché disintossica dallo stress della vita cittadina, purifica dalle preoccupazioni e rende più liberi e creativi, si potrebbe affermare che camminare nella natura è un mezzo davvero efficace per “produrre” felicità!
Questa verità scientifica conforta tutta l’umanità e sostiene valide terapie volte a generare benessere psico-fisico per tutte le età. Indistintamente su percorsi naturali, appassionati di turismo sostenibile, di turismo lento e di cammini, così come seguaci di turismo a cavallo, attività green e di trekking, fanno di questa pratica un vero e proprio stile di vita!
E quale migliore destinazione se non i Tratturi del Molise, i cosiddetti Giganti Verdi? Percorsi di “strade naturali” immersi nelle aspre campagne di una regione così piccola, ma così ricca di risorse e potenziali ecosostenibili. Qui dove storia antica si confonde con bellezza paesaggistica, tradizioni, sapori, colline e borghi antichi, ogni esperienza merita di essere vissuta e sempre a passo lento e con lo sguardo verso l’infinito. Una terra incantevole tutta da scoprire!
I tratturi, immensi tratti erbosi di strada battuta, larghi fino a più di 111 metri, rappresentano le grandi autostrade di una volta. Sin dall’epoca pre-romana (VI sec a.c) e fino a un paio di secoli fa, erano usati dai nostri avi per trasportare greggi e mandrie da una regione all’altra.
Testimonianza di una cultura millenaria, i tratturi possono essere considerati senza alcun dubbio architetture paesaggistico-naturali da salvaguardare. Giganteschi musei all’aperto, vere e proprie opere d’arte della natura. Merito senz’altro delle faticose attività dei pastori di un tempo, inconsapevoli protagonisti di quella che fu un’economia plurisecolare e che oggi può ri-presentarsi sotto una nuova forma di riqualificazione economica, generando un impulso eco-sostenibile di spiccata destinazione turistico-umanitaria.
Pensare che grazie agli spostamenti stagionali di queste numerose greggi in aree come l’Abruzzo e il Molise, terre poco accoglienti nei mesi più freddi, generazioni di pastori riuscirono a sviluppare, già in età arcaica, un’economia che faceva dell’allevamento del bestiame oltre che della lavorazione dei prodotti derivati la ricchezza delle regioni.
Allora centro di commerci e cuore pulsante dell’economia, oggi i Tratturi sono fatti per rivivere attraverso un turismo esperienziale che genera emozioni in tutti i (cinque) sensi, gusto incluso, in un’ottica sostenibile dove è il territorio finalmente a farsi interprete delle attività dell’uomo e non il contrario… purchè lo si viva e non lo si consumi!
I Tratturi dunque come luoghi del benessere e del respiro.
Provare a percorrere le antiche vie della transumanza, a piedi, in bicicletta o a cavallo, vuol dire infatti respirare natura, ecologia, tradizioni e cultura. Vuol dire attraversare i piccoli borghi antichi inclusi nella mappa della migrazione stagionale delle greggi e rileggere la storia millenaria dei Sanniti, valorosi guerrieri e pastori dell’antichità, che hanno fatto la storia del Molise e dell’Italia! A loro infatti il grande merito di aver forgiato la parola stessa “Italia” (da viteliù), conferendo identità e carattere quando unirono i popoli dell’Appenino contro il popolo romano.
Come non dare quindi merito al piccolo “grandioso” Molise che, stretto in un minuscolo lembo di terra tra diverse regioni e spinto all’esterno verso l’Adriatico, si fa onore in Italia e nel mondo grazie alla sua preziosa cultura sannita e ad imparagonabili patrimoni naturali.
I tratturi sono un patrimonio inestimabile di civiltà e cultura dei popoli, un’eredità preziosa della Terra. La loro conservazione merita di essere valorizzata come segnale di una rinnovata conoscenza e tutela dell’ambiente.
La transumanza nel rappresentare caratteri di storia di popoli antichi e dei loro usi, costumi e tradizioni, interpreta e raccontata profondi valori di vita che le appartengono come vocazione e che trasmette a ognuno di noi: la transumanza che un tempo “camminava” lungo questi percorsi tratturali di una natura incontaminata, oggi è in grado di approdare direttamente nella “natura” dello spirito umano!
Rivivere questi percorsi con uno “spirito di vita” così profondo è davvero emozionante e può tracciare il segno tangibile di un itinerario umano fatto di gratitudine verso popoli che a loro volta li hanno vissuti con sacrificio e grande determinazione.
Diamo valore dunque al tempo trascorso e facciamo gioire lo spirito ed il corpo lungo questi percorsi, cammini a piedi pieni di significato umano e intrisi di valore sentimentale per la terra e il lavoro. Questo il nostro messaggio con cui invitiamo a scoprire il Molise!
Riteniamo che la nostra civiltà debba molto a questa realtà, patrimonio ineludibile di storia e cultura quale patrimonio materiale ed immateriale non solo del Territorio come Suolo, ma dell’Umanità come condizione primordiale della vita.
Camminare nella storia, nella natura e vivere i tratturi proprio qui nel Molise: sono i nuovi viaggi virtuosi di un turismo lento, alla scoperta di un’Italia da ammirare. Un’esperienza turistica che fa di questa regione una meta perfetta da visitare e rivisitare ogni volta con occhi nuovi.
Proiettati in questo contesto di turismo di ispirazione e di destinazione umana, emergono figure professionali ed operatori turistici che interpretano il turismo con le sue tendenze emozionali non più solo come settore, ma come opportunità culturale e valore da trasmettere a tutti.
Un’ammirevole evoluzione per tutti quegli operatori turistici, associazioni, guide e attività ricettive che, seguendo i principi del servizio di incoming turistico, sanno cogliere un nuovo significato di turismo generando quel “valore territoriale” che fa del viaggio uno strumento sempre più etico e un’esperienza di vita! Si assiste a nuove tendenze di visitatori sempre più attratti dal senso evocativo della scoperta e sempre più stimolati dal cercare percorsi emozionali.
Il Molise:una regione dai panorami mozzafiato, dalle stupende vallate, tra sapori unici e genuini, borghi e chiese da visitare in solitaria o accompagnati da gruppi con guide turistiche. Le sue innumerevoli tradizioni come la transumanza, la vocazione pastorizia e tutte le attività che ne derivano, affondano radici profonde nei secoli e non basterebbero volumi interi per descriverle e rievocarle.
L’invito è quindi a restare collegati con Moliseinvita per un prossimo appuntamento… Continueremo a parlarvi dei percorsi sui tratturi e di affascinanti cammini nella storia. Restate con noi!
Scritto da Maria Vasco fondatrice Moliseinvita – Fonte immagini: Internet e Moliseinvita
VEDI ANCHE L’ARTICOLO PARCO DEI TRATTURI
NOTE DA RICORDARE:
Nel 1976, con Decreto del Ministero per i Beni Culturali, i Tratturi sono stati dichiarati di “…particolare interesse per l’archeologia e per la storia politica, economica, sociale e culturale della Regione Molise, ponendo di fatto i Tratturi sotto la stessa giurisdizione delle opere d’arte.”
Per il Molise, la Legge regionale n.9 del 1997 recita:
“I Tratturi in quanto beni di notevole interesse storico, archeologico,naturalistico e paesaggistico, nonchè utili all’esercizio dell’attività armentizia, vengono conservati al demanio regionale e costituiscono un sistema organico della rete tratturale denominato Parco dei Tratturi del Molise“
Dal 1/06/2006 è attiva la candidatura di “La transumanza: i Regi Tratturi” a Patrimonio sia materiale sia immateriale dell’umanità dell’UNESCO, presentata dal Ministero per L’Ambiente con le regioni Abruzzo, Molise, Campania e Puglia.
I tratturi inoltre godono dell’attenzione dell’ONU, Organizzazione delle Nazioni Unite, per il riconoscimento della manifestazione della transumanza, ereditata degnamente e rimasta intatta nel tempo grazie alla vocazione agro-pastorale della famiglia molisana Colantuono di Frosolone (IS), l’unica in Italia che ancora oggi, dal 25 al 28 maggio di ogni anno, sposta le sue mandrie dalla Puglia al Molise per poi farvi ritorno in autunno. Carmelina Colantuono, di fatto ultima cow girl italiana, protagonista ed erede eccellente della tradizione della transumanza, è stata scelta come simbolo del Molise migliore a Expo 2015.