Turismo in Molise con la ‘Ndocciata di Agnone, il più grande spettacolo di fuoco d’Italia

La ‘Ndocciata, il più grande spettacolo di fuoco d’Italia

L’8 dicembre 2017 l’emozionante fiaccolata attirerà ad Agnone nel Molise migliaia di turisti e visitatori, affascinati dall’ancestrale sfilata di fuoco.

Manca un mese alla ‘Ndocciata che l’8 dicembre 2017 tornerà ad illuminare il corso principale di Agnone (IS), piccola ed attiva cittadina del Molise, definita anche sua città d’arte. Una manifestazione che affonda le sue radici nell’antica tradizione e che oggi rappresenta l’evento turistico di punta dell’Alto Molise, richiamando nel ponte dell’Immacolata – dal 7 al 10 dicembre – migliaia di visitatori pronti a stupirsi.

LO SPETTACOLO DI FUOCO CHE INCANTA

Alle ore 18:00, al rintoccare delle campane, una sfilata di enormi fiaccole, le ‘Ndocce, costruite artigianalmente con tronchi d’abete bianco, riempie di scintille e di meraviglia il corso principale della cittadina.

A portarle con orgoglio e fatica sulle spalle, cittadini agnonesi provenienti dalle 5 contrade della città (Capammonde e Capabballe, Colle Sente, Guastra, Sant’Onofrio, San Quirico) vestiti con cappe, cappelli neri e gli abiti della tradizione contadina.

Prima sfilano i figuranti e le figuranti con i bambini, esibendo i prodotti della terra e gli animali della campagna, poi i portatori di ‘Ndocce che hanno forma a ventaglio (a raggiera).

Il corteo comincia con le torce più piccole, quelle singole, per stupire gli spettatori con ‘ndocce infuocate sempre più grandi, che possono superare le 20 fiaccole e il peso di 140 kg. Ad animare la sfilata, le danze dei portatori di ‘Ndocce, che improvvisano piroette e coreografie di fuoco, illuminando di scie la notte agnonese, tra l’incitazione della folla. Cori ed esibizioni di zampognari fanno da contorno. Per chiudere la manifestazione nel grande Falò della Fratellanza.

TRA STORIA E TRADIZIONE

Le radici della tradizione risalgono ai Sanniti, che usavano le ‘ndocce come fonte di luce durante gli spostamenti. Da principio, la ‘ndoccia faceva parte della ritualità pagana legata al solstizio d’inverno.

Simbolo dell’antico legame dell’uomo con il fuoco. Il rito dedicato al sole e al suo ciclo annuale è stato poi fatto proprio dal cristianesimo, per diventare fuoco in onore del Dio che nasce. La ‘Ndocciata tradizionale, infatti, si svolge in forma più intimistica la sera del 24 dicembre, la notte di Natale.

Alcune credenze sono state accostate alla ‘Ndocciata nel corso degli anni. Per esempio, se il vento soffiava da nord durante i falò ci si aspettava un buon anno. Durante il Medioevo, si credeva, inoltre, che il fuoco aiutasse ad allontanare le streghe.

Mentre i più anziani oggi ancora ricordano come la ‘ndoccia fosse utilizzata per fare bella figura con le ragazze: il giovane innamorato portava la torcia infuocata sotto la finestra della donna che aveva scelto come sposa.

RICONOSCIMENTI

Ricorrenza storica per la manifestazione è stata la sfilata del 1996 in Piazza San Pietro, davanti al Papa Giovanni Paolo II. La ‘Ndocciata è stata riconosciuta come Patrimonio d’Italia per la Tradizione nel 2011 dal ministero del turismo.

Nel 2012 è stato emesso un francobollo ordinario dello Stato italiano della serie tematica “Il folklore italiano” dedicato alla ‘Ndocciata in 3 milioni di pezzi. Nel 2015, la ‘Ndocciata ha sfilato sulla darsena dei navigli di Milano, come evento di punta di Expo in Città.

La ‘Ndocciata è tra gli eventi che danno eccellenza al Molise


Fonte: Comunicato Ufficio Stampa ‘Ndocciata * Fonte immagini: Ufficio Stampa ‘Ndocciata e Web

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