Inanellamento dei Fratini in Molise, primo in Europa

Avviene in Molise ed è l’unico realizzato in Europa.

Si tratta dell’inanellamento del Charadrius alexandrinus (più noto come fratino), il metodo scientifico che consente di seguire i tragitti degli uccelli dai quartieri riproduttivi a quelli di svernamento e viceversa.

Grazie ad una virtuosa iniziativa del Gruppo Molisano Studi Ornitologici (G.M.S.O.) ha preso il via dalle spiagge di Termoli nel Molise l’attività di inanellamento che ha lanciato – per la prima volta in Europa – un’importante novità per il monitoraggio. Presente già da oltre trent’anni nel territorio molisano, l’attività di monitoraggio avviene attraverso un censimento costante delle nidificazioni e delle criticità di conservazione del fratino.

Piccolo abitante di ambienti umidi e salmastri, il fratino rappresenta una specie “bandiera” degli ecosistemi dunali la cui presenza infatti indica lo stato di salute delle spiagge.

A salvaguardia di questo prezioso “trampoliere” delle coste sabbiose, esperti del Gruppo Molisano Studi Ornitologici si sono particolarmente impegnati nei giorni di aprile per conoscere la biologia riproduttiva di una specie costiera nidificante sempre più a rischio.

Avviato su iniziative personali negli anni settanta e successivamente attraverso il “Gruppo Molisano Studi Ornitologici”– unica associazione di ricerca scientifica in campo ornitologico riconosciuta in Molise e nel territorio europeo, presieduta da Nicola Norante  con la collaborazione di “Ambiente Basso Molise” (A.B.M.), questo monitoraggio annuale individua e tutela i nidi, i piccoli, le coppie, cercando di proteggere i nuovi nati dai pericoli che mettono a rischio questa specie per erosione marina e disturbo antropico.

In Molise la popolazione riproduttiva ha fatto registrare negli anni delle sensibili differenze, con un trend positivo del numero di coppie davvero importante. Fra il 1979 e il 1990 venivano censite per ogni stagione riproduttiva cica 5/11 coppie. Da allora infatti si è registrato un crescendo costante ed altalenante che ha portato la popolazione a superare dal 2020 sempre le 23 coppie, con un record di 51 coppie censite l’anno scorso.

Per comprendere quanto questa dinamica sia in controtendenza basti pensare che globalmente in Italia questa specie simbolo dei litorali sabbiosi, la cui presenza è un criterio di attribuzione della Bandiera Blu, è calata di oltre il 50% negli ultimi 10 anni: se ne stimavano 1550 – 1900 coppie fino al 2010 e attualmente sono solo circa 600 le coppie censite nell’ultimo Atlante Nazionale degli uccelli nidificanti in Italia (pubblicato nel 2022).

L’inanellamento a scopo scientifico è una marcatura colorata che dona un’identità riconoscibile: uno strumento utilissimo che potenzia le informazioni rilevabili durante il monitoraggio. Pertanto grazie agli inanellamenti sarà possibile verificare la sopravvivenza degli adulti riproduttori definendo la loro longevità nel tempo. Sarà possibile inoltre comprendere se le coppie sono stabili e variabili nell’ambito della stessa stagione riproduttiva e nei vari anni. Questi anelli potranno essere letti ovunque vadano gli uccelli e, grazie alle osservazioni fuori dal periodo riproduttivo, sarà possibile individuare i siti di svernamento oltre che i territori che intercettano le loro rotte migratorie. Questi inanellamenti rientrano nel monitoraggio con marcature leggibili a distanza, previsto e coordinato da ISPRA.

E’ bene informare che la tecnica di cattura avviene in modo non invasivo e che gli uccelli, immediatamente dopo l’inanellamento, assolutamente atossico,  vengono messi in libertà. Si precisa inoltre che tutte le iniziative di inanellamento dei fratini sono eseguite in ambito di attività di volontariato.

Curiosità

Nei giorni 12 e 13 aprile sono stati inanellati con una marcatura speciale, leggibile a distanza, i primi 5 Fratini del Molise: 3 Femmine e 2 Maschi, chiamati con nomi speciali appartenenti a donne e uomini che hanno fatto la storia delle scienze naturali. Dai nomi più celebri di chi con le proprie scoperte ha dato il via a vere rivoluzioni culturali a chi ha sacrificato una vita intera per proteggere una specie in via di estinzione, a quelli meno noti e proprio per questo ancor più importanti da celebrare. I nomi scelti per i due maschi sono Charles e Anton, mentre le tre femmine sono Dian, Eleonora e Sofia. [Charles Darwin biologo; Anton Dohrn zoologo; Dian Fossey zoologa;  Eleonora d’Arborea giudicessa; Sofia Peresjalawzewa biologa marina]

Ecco le dichiarazioni degli esperti

Nicola Norante, Ornitologo Presidente Gruppo Molisano Studi Ornitologici. Consulente scientifico dei Comuni costieri molisani per la tutela degli ambienti costieri: “In questi ultimi anni la maggiore concentrazione degli sforzi dei rilievi insieme ad una più attenta tutela e gestione degli habitat da parte delle amministrazioni comunali locali ha permesso un significativo aumento di coppie e nidi presenti. Purtroppo le cattive abitudini hanno compromesso alcune nidificazioni per disturbo arrecato soprattutto da cani (impronte sul nido) piuttosto che da naturale predazione dovuta principalmente dal Gabbiano reale e dalla Cornacchia grigia, meno da mammiferi. La specie predilige aree antropizzate alle selvagge poiché quest’ultime sono interessate da forte erosione marina. Dei 51 nidi solo 18 ricadono nelle aree di Natura 2000.”
Rosario Balestrieri, Ornitologo della Stazione Zoologica “Anton Dohrn” e Inanellatore riconosciuto dall’ISPRA: “Le marcature individuali offrono una preziosa opportunità a chi si dedica alla tutela della fauna: quella di narrare le insidie che minacciano alcune specie attraverso le vicende di singoli individui. In tal modo, diviene più agevole suscitare empatia per questi animali, percepirli come più prossimi e, attraverso le loro esistenze, comprendere le difficoltà che gravano sulla specie, attenuando magari quelle che dipendono da noi. L’intenzione di nominarli con figure che hanno fatto la storia delle scienze naturali e della tutela della natura mira a celebrare coloro che hanno consacrato la propria vita a tale causa, in un periodo storico in cui l’approccio scientifico è sempre più spesso sottovalutato.”

Le attività di inanellamento proseguiranno il 20 maggio 2025, nell’occasione verranno inanellati anche i pullus nati da poco.


A cura di Maria Vasco fondatrice Moliseinvita © | Fonte: Comunicato Associazione Gruppo Molisano Studi Ornitologici | Credits Foto: Chiara Talia © – Luigi Lucchese © – Rosario Balestrieri ©

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GUIDA TURISTICA: Giuseppe Lamelza  344 2641101 | GUIDE AMBIENTALI ESCURSIONISTICHE (AIGAE): Alessandro Colombo 347 73o5781 – Amerigo Di Giulio, accompagnatore e istruttore di Nordic Walking 333 8333436 (escursioni organizzate e su richiesta per piccoli gruppi e individuali)

 


 


 

 

 

 

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